1) Sebbene pochi sono stati i momenti di incontro riguardo al tema sinodo, sia il confronto che la conversazione spirituale ha introdotto, ha permesso l’analisi dei singoli e dei vari gruppi, con la progressiva consapevolezza che l’accoglienza passa prima di tutto per il rispetto integrale dell’altro. Accogliere è un’opera giornaliera e continua, sia ad extra che ad intra, dove ognuno comprende l’importanza, la ricchezza dell’altro e gli dona l’opportunità di esprimersi. In questi anni di cammino sono stati smussati angoli, rivisti i propri modi di fare: il tutto è nato dall’ascolto di chi ci è accanto.
2) A livello parrocchiale è aumentata la sensibilità spirituale all’accoglienza, fatta di reciproca umiltà e non da ruoli o ministeri; soprattutto il feedback arriva per la celebrazione domenicale della messa e la presenza costante del parroco nell’ascolto e nella confessione. È sorta una costante autocritica che ha portato a progetti ad extra appena iniziati (coinvolgimento nella liturgia di piccoli e corrispondente avvicinamento familiare; momenti di spiritualità che si aprono con difficoltà a persone lontane, ma già attratte dalla testimonianza); purtroppo ancora poco è cresciuto il cantiere giovani, poiché dal loro gruppo emerge una stazionalità e distanza che poco apre al contatto intergenerazionale. Molte volte in alcuni non emerge in molti la volontà di confronto o di ascolto.
3) In generale, dopo aver sperimentato l’ascolto spirituale attraverso l’umiltà e la fraternità alla pari, ci si è proposti di verificare se nella nostra attività nella vita parrocchiale se stiamo incontrando Cristo o se rimaniamo sospesi in una sorta di abitudine spirituale che molte volte risulta improduttiva. Sulla base di ciò, ci si e interrogati sul modo di trovare o ritrovare l’ENTUSIASMO, nel significato etimologico del termine (avere Dio dentro). Per i giovani è apparso evidente uno stallo, che però potrebbe trovare una soluzione preparando per loro specifiche figure Tutoriali Spirituali, che possano seguirli, consigliarli nella vita spirituale e soprattutto sociale, oltre ovviamente al sacerdote. Tali figure dovrebbero essere predisposte, previa preparazione, anche per le coppie che si preparano al battesimo. Analogamente un centro di ascolto familiare di un team spirituale che faccia rete di aiuto concreto e di vicinanza. Molte energie la parrocchia le sta spendendo per le famiglie della catechesi che sta portando decisamente i suoi frutti.