La comunità parrocchiale Santa Maria del Carmine si è riunita per confrontarsi sul tema della sinodalità. Le persone che sono intervenute alla riunione hanno preso la parola per condividere la propria esperienza di vita comunitaria. Le domande da cui siamo Partiti sono state le seguenti:
- Come possiamo essere una comunità che è capace di rinnovarsi, non rimanendo uguale a sé stessa, di fronte ai tempi che cambiano?
- Sappiamo essere creativi per essere sempre un luogo che sa ascoltare gli altri, soprattutto i giovani?
In sintesi questo è quello che emerso:
La difficoltà della chiesa è dettata da un “meccanismo” che è difficile da far partire, in alcune circostanze si perde l’entusiasmo perché mancano i mezzi. Molte volte perché ci sono poche persone che si dedicano alla vita della comunità oppure perché sono sempre le stesse che hanno più mansioni all’interno della chiesa.
C’è bisogno di un continuo coinvolgimento delle famiglie perché se si “trascinano” i Genitori ecco che di conseguenza i figli vengono in chiesa e possono prendere parte Alle iniziative promosse dalla stessa. Spesso la chiesa viene considerata un palinsesto che deve essere riempito. Si punta Spesso alla quantità delle attività da fare piuttosto che alla qualità. Bisogna partire dalla Preghiera aprendo semplicemente il nostro cuore a Dio Padre. Molte persone vogliono una parrocchia su misura, vengono in chiesa perché hanno Bisogno dei sacramenti e, una volta ricevuti, non ci mettono più piede. Altre volte capita Che la gente si accosti ad una comunità parrocchiale perché c’è il parroco che attira, e Quando il sacerdote viene spostato in un altro luogo, non si vede più… si guarda al sacerdote e non al Signore.
Qualcun altro si domandava il perché le persone non siano attratte dalla chiesa. Probabilmente perché c’è bisogno di un rinnovamento che elimini tante regole imposte e, a volte, non fondate, che hanno generato tante paure e sensi di colpa nella testa delle persone e ritornare all’essenziale che sta nella semplicità del vangelo che ci parla di un Dio che è Padre e ci ama con tutto sé stesso.
E ancora, manca la voglia di appartenere ad una comunità parrocchiale, la volontà di starci dentro e di rimanerci anche a fronte di tanti cambiamenti e di tante figure che si sono avvicendate, probabilmente perché le persone non la sentono e/o non la vivono Come una famiglia.
In conclusione possiamo dire che dall’incontro di oggi sono emersi i seguenti punti:
- Creare maggior coordinazione tra vari gruppi parrocchiali, innamorati del Gruppo evitando le divisioni.
- Tutti i membri della parrocchia condividono loro energie, risorse, tempo al Servizio della parrocchia con generosità.
- La comunità parrocchiale diventi un luogo di accoglienza per chi viene, senza Escludere nessuno facendo in modo che chi è già appartenente a questa sia da Esempio e insegnamento per chi arriva e vuole dare il suo contributo.
- Camminare insieme con rispetto reciproco per diventare una famiglia.
- I genitori si impegnino a rinnovare le loro famiglie vivendo i valori dell’amore Reciproco per poi aiutare altre famiglie con le loro testimonianze.
- Per attirare i ragazzi, la chiesa e la famiglia devono dare esempi concreti per Costruire il loro futuro, in particolare la famiglia deve diventare luogo di dialogo E di ascolto per far in modo che ci sia sempre comunicazione tra i vari membri.
- La proposta maggiormente condivisa dal gruppo è stata quella di tornare a Ricreare l’oratorio per i giovani.
- Rinnovare la Comunità parrocchiale con un approccio nuovo che dia più spazio Ai giovani anche con i nuovi mezzi tecnologici.
- Più scambio di opinioni tra i diversi parroci della diocesi per dar modo ai giovani Di formarsi all’interno della propria Parrocchia, evitando che si trasferiscano in Altre comunità parrocchiali.
- Guardare al futuro cercando nuovi obiettivi da raggiungere che siano proficui, evitando di rimpiangere i risultati ottenuti in tempi passati.