Formazione umana, Conoscenza, Relazione. È emersa la necessità di una formazione, non tanto culturale, ma umana, grazie alla quale è possibile instaurare relazioni sane e non viziate come spesso ci capita di vivere sia dentro le nostre comunità, ma anche fuori nei nostri ambiti quotidiani. La capacità di formarsi a prendersi cura per mantenere delle sane relazioni che ci permettono di essere uomini e donne che vogliono stare sulla soglia della Chiesa, ma non come un tappo che blocca l’ingresso di chi vuole entrare, ma capaci di essere accoglienti. Vivere delle sane relazioni ci permette di conoscere l’altro, di accoglierlo. È emerso il bisogno di tornare a delle sane abitudini, ora perse, che ci permettono di essere segno visibile di chi si pone sulla soglia e aspetta e si prende cura di chi arriva.
Faccio perché sono! È emerso con forza che è urgente ripartire dalla nostra personale relazione con Dio. Da come la nostra vita è intrecciata con Dio e dal nostro lasciarci amare continuamente da Lui allora possiamo restituire agli altri attraverso il nostro servizio, altrimenti diventa un servizio pericoloso. Solo se so il PER CHI LO FACCIO?! Allora possiamo essere veramente dei testimoni veri, responsabili, autentici e capaci di carità nelle relazioni. Siamo chiamati a imparare il vero silenzio nella preghiera perché quello è lo spazio dove entra Dio e ascoltare quanto ci dice!
L’orgoglio è ciò che rende difficile ad abbattere i muri. Siamo chiamati a modificare il linguaggio e i gesti. Spesso ci sono rapporti conflittuali. Siamo chiamati ad aprirci al nuovo, anche per questo cammino Sinodale, senza lasciarci guidare dalla paura e dal si è sempre fatto così.
La formazione: come famiglie che aiutano a comprendere che il diverso da me, dal mio modo di pensare è prezioso, necessario. E solo così si è comunità che vive e condivide.