La Parrocchia di San Sebastiano ha deciso di formulare i quesiti, presentando un modulo che è stato distribuito in formato cartaceo durante le celebrazioni delle Sante Messe, a tutti i genitori dei bambini frequentanti il catechismo in tutte e tre le chiese (S. Sebastiano, S. Giovanni e Sant’Antonio) e messo a disposizione fra i banchi. È stata utilizzata anche la forma telematica tramite il modulo messo a disposizione dalla piattaforma Google, il cui link è stato inoltrato in tutti i gruppi whastapp della Parrocchia. Lo stesso questionario è stato anche distribuito tra amici e conoscenti degli operatori pastorali nelle due modalità; nel questionario sono state formulate tre domande, riprese nella loro forma da quelle presentate dalla Commissione Sinodale Diocesana.
In totale sono stati raccolti 103 questionari; la risposta è stata prevalentemente femminile e di età adulta; la percentuale di risposta da parte dei giovani è in esigua misura anche perché è una fascia che risulta essere assente nella Parrocchia.
Di seguito la specifica:
sesso Femminile: 78.
età: giovani: 14; adulti: 51; anziani: 13.
sesso Maschile: 25.
età: giovani: 11; adulti: 11; anziani: 3.
Contatti con la Chiesa.
La maggior parte delle persone si è sentita accolta mentre altre molto meno e soprattutto le persone non si sono sentite aiutate; le ragioni e le motivazioni vengono rilevate nella presenza di dissapori all’interno della comunità parrocchiale, nella mancanza di unità di intenti tra le persone e fra i gruppi frequentanti la Parrocchia.
Molti hanno sottolineato la mancanza di ascolto sia a causa di problemi materiali ma anche per problematiche di origine spirituale e soprattutto è stata evidenziata la mancanza di vicinanza da parte della comunità di fronte a situazioni di sofferenza in cui si dovrebbero ricevere conforto e accompagnamento. Si sottolinea anche la mancanza di coinvolgimento.
Per quanto riguarda i contatti con la Chiesa si rilevano per alcuni una frequenza assidua ma per molti altri una frequenza saltuaria: si tratta di persone che credono in Dio ma che partecipano solamente quando ne sentono il bisogno e lo ritengono opportuno.
Vi sono, poi, persone che hanno dei contatti sporadici pur avendo frequentato in gioventù ma poi, affermano che le vicissitudini personali e soprattutto dopo il matrimonio, li hanno condotti ad allontanarsi anche per la presenza di schemi rigidi.
Vi sono persone che hanno frequentato solamente per i Sacramenti.
Cosa dovrebbe fare la Chiesa.
La Chiesa deve rendere più semplice e più comprensibile la Parola di Dio; deve essere una Chiesa in uscita che ascolta, che accompagna, che accoglie e sia vicino e si avvicini ai problemi delle persone.
Devono esserci necessariamente ascolto e coinvolgimento.
La Chiesa deve essere più moderna e deve annunciare Cristo con mezzi più moderni che si adeguino alla società in evoluzione senza aver paura del cambiamento.
È necessario che sia più moderna, in linea con l’evoluzione della società nella trasmissione del linguaggio evangelico, servendosi dei moderni mezzi tecnologici.
La Chiesa deve essere più aperta e avere anche una maggiore attenzione verso i separati e i divorziati, verso i problemi reali e nel contempo accompagnare e dare più spazio ai giovani; deve esserci maggiore collaborazione all’interno e meno pregiudizi.
Come viene percepita la Chiesa.
Per quanto concerne la percezione della Chiesa da parte delle persone, una parte la ritiene il luogo di annuncio del Vangelo mentre altri la percepiscono come un luogo chiuso e pronto a giudicare e che ha dimenticato il vero significato della Parola di Dio.
Infine si evidenzia che ciò che emerge molto chiaramente da questa analisi è in merito al ruolo del parroco che viene considerato fondamentale in ogni parrocchia e soprattutto per i giovani che necessitano di una guida.