8-11 anni, gli è stato chiesto di esprimere il ricordo più bello che hanno della comunità parrocchiale, e come meglio seguire Gesù, in una lettera indirizzata a Papa Francesco
- Lupetti (maschietti): Gioco, Uscita all’aperto, Prato verde, Amici, Non cambiare niente, emozioni provate, Il cambio di sacerdote (parroco), Comunione.
- Coccinelle (femminucce): Comunione, seguire di più a messa/ Battesimo, preghiera, sincerità / Comunione cugina, voler bene a Gesù/ Battesimo mia cugina, andare di più a messa/ Stare in chiesa con i genitori, riflettere, più ubbidiente/ Battesimo amicizie papà, aiuto prossimo, non peccare, più messa/ Proprio battesimo, aiuto persone in difficoltà / Cerimonia con i genitori, seguire ed ascoltare Gesù / Comunione, sentita accolta, liberare dai peccati, coscienti dei propri errori / Vedere un battesimo, inseguo Gesù con le preghiere e lo penso nel cuore / Festa san clemente (giochi), pregare più spesso / Prima Comunione, preghiera come dialogo faccia a faccia, confidi / Messa “mi si accende il cuore” ascoltando i vangeli su Gesù, più preghiere, amare ed adorare Gesù / Festa san clemente (giochi), preghiera e confessione / Comunione, preghiera / Prima comunione, preghiera, perché ci Ascolta sempre / Comunione sorella, comprensione del vangelo, per seguirlo / Le Ceneri, particolare come giorno, fare un favore a qualcuno ogni giorno / Prima comunione, iuto poveri, giocare con chiunque anche se antipatico / Volo estivo, pregare / Benedizione bambinello, preghiera.
12-16 Anni, gli è stato chiesto quale figura, o santo, vorrebbero seguire come esempio del cristiano, poi cosa occorre cambiare nella chiesa affinché si cammini insieme:
- Esploratori. Esempi da seguire: Giovanni Paolo II, Papa Francesco, Don Marco, Don Claudio, Gesù. Cosa occorre cambiare: Messa breve e coinvolgente, accompagnamento dei ragazzi, niente.
- Guide. Esempi da seguire: Santa Caterina, Maria, San Francesco, Giovanna D’arco, Don Claudio, Suor Francesca. Cosa occorre cambiare: Omelia più coinvolgente, Giochi parrocchiali (scout e catechisti), più attività giovani, più cura dei luoghi parrocchiali e del museo diocesano.
16-21 anni:
- Scolte: Siamo in difficoltà nel testimoniare e nel vivere da cristiani nell’arco della quotidianità? – Nei vari ambiti di vita quotidiana (lavoro/Università, famiglia, amici…), quando è emerso che sono cristiano, ci sono state reazioni negative/positive/o di indifferenza che voglio condividere? Dalle nostre riflessioni è emerso che non siamo in difficoltà, di fronte agli altri, nel testimoniare e nel vivere da cristiani nell’arco della nostra quotidianità, nonostante principalmente l’ambiente scolastico sia ostile. Molto spesso ci siamo ritrovate a “discutere” con nostri amici/compagni sull’argomento della religione e della fede cristiana, venendo, qualche volta, criticate e ignorate solo perché con opinioni discordanti.
C’è anche bisogno di persone che sappiano dare una testimonianza vera e significativa di fede? Secondo noi, la Chiesa di oggi avrebbe bisogno di più testimonianze in modo tale che anche i giovani possano sentirsi più vicini a questo ambiente e a Dio. Avremmo bisogno di figure più vicine a noi che ci raccontino le loro esperienze che li hanno fatti più avvicinare alla fede e perché.
I giovani potrebbero aiutare la Chiesa a trovare la propria strada magari testimoniando la loro esperienza vissuta in parrocchia o comunità? I giovani possono rappresentare uno dei modi migliori per diffondere la cristianità con eventi più coinvolgenti. Potrebbero essere organizzati più eventi, feste ed incontri con i ragazzi del catechismo (gruppo giovani) in modo tale da poterci confrontare su argomenti comuni. - Rover: Quali, secondo te, i passi che la Chiesa (comunità di battezzati) dovrebbe fare per camminare a fianco delle persone? Più attenzione ai poveri, più attività per ragazzi, che non sia catechismo; più inclusività per divorziati ed lgbt, che non vuol dire cambiare le cose, ma farli sentire comunque accolti; mettersi al passo con i tempi, che vuol dire educare la comunità a livello di mentalità, riconoscere ed accettare queste realtà.
Quali i “punti di rottura” cioè le difficoltà, i problemi che occorre affrontare o le cose che occorre potare perché essa porti più frutto? Bilanciare meglio l’utilizzo dei soldi nelle comunità (per la comunità /per calici d’oro); linguaggio più semplice e meno astratto; tarare il linguaggio a seconda delle persone da raggiungere.
I “germogli” cioè gli aspetti promettenti e positivi che ti sembra debbano essere custoditi e coltivati per la crescita della vita della Chiesa (universale, diocesana e parrocchiale)? Gruppi giovanili che vanno incentivati avendo a disposizione spazi parrocchiali, stanze, sale, ecc.; attività rivolte ai giovani; tutto ciò che mette in relazione la chiesa e la gente (Caritas ed opere missionarie, andare in chiesa viene visto dai giovani come una cosa da vecchi); cambiare la formazione dei nuovi sacerdoti per farli vivere di più nella comunità mentre sono in formazione; valorizzare lo spirito giovanile nei sacerdoti alcuni sono vecchi pure da giovani, nel senso che gli viene difficile rapportarsi con loro.
Adulti:
Quali, secondo te, i passi che la Chiesa (comunità di battezzati) dovrebbe fare per camminare a fianco delle persone? Aprirsi di più alle nuove esigenze della società; aiutarli di più nel loro cammino di fede perché molti sono “non cristiani”, cioè sono battezzati ma non vengono mai a messa; siamo tutti uguali davanti a Dio; ascoltare di più; unire; dire la verità nascosta a tutti; dovrebbe aumentare le donazioni dei poveri ed aiutarli a ricordargli che Dio non ci punisce subito e che ci darà sempre un’altra chance; dovrebbe essere caritatevole ed aiutare i più svantaggiati; parlare e affrontare di più la vita quotidiana moderna; essere aperta a tutti.
Quali i “punti di rottura” cioè le difficoltà, i problemi che occorre affrontare o le cose che occorre potare perché essa porti più frutto? La famiglia; l’ignoranza riguardo la fede e la distacco da Dio; rispondere alle famiglie in difficoltà non solo economiche…esistono difficoltà anche nella malattia…e nel dolore per essa; occorre potare la sfarzosità, e rendere le cose più semplici, e poter affrontare tutti i temi senza tabù; aver lasciato il popolo di Dio nell’ignoranza circa le leggi cosmiche; le donazioni ai poveri e migliorare i rapporti di pace fra tutte le nazioni cristiani e mondiali e aiutare i paesi purtroppo già in guerra a sopravvivere inviando beni di prima necessità; gli interessi individuali; abbandonare alcuni punti troppo tradizionali.
I “germogli” cioè gli aspetti promettenti e positivi che ti sembra debbano essere custoditi e coltivati per la crescita della vita della Chiesa (universale, diocesana e parrocchiale)? La famiglia e la comunità; i ragazzi; accogliere tutti senza giudizio, non pretendere, ma capire; le associazioni giovanili come gli scout e l’azione cattolica; evolversi di pari passo alla società moderna; essere disponibili e presenti per i bisognosi.